Walter Winterbottom



Walter Winterbottom (Oldham, 31 gennaio 1913 - Guildford, 16 febbraio 2002)
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Forse solo Monsù Poss ha saputo scaldare la sedia - anzi, la panca - per un tempo più lungo. Ma Pozzo mise in bacheca due titoli mondiali e non solo; Walter Winterbottom appena una dozzina di trionfi nella domestica British Championship. Naturalmente, essendo piuttosto 'british', gli inglesi non si scompongono quasi mai. Solo quando, nel 1953, l'Aranycsapat mise a ferro e fuoco il verde e fino allora inviolato prato di Wembley, qualcuno disse che quella sconfitta simboleggiava la fine dell'Impero; certo la critica fu severa, ma il generale rimase - immoto e immarcescibile - al suo posto di comando. Altre sconfitte erano passate in archivio e altre erano imminenti, in tutte e quattro le edizioni della Coppa Rimet cui l'England national football team partecipò fra il 1950 e il 1962. Geografia eupallica e riflessioni sulla scienza pedatoria si aggiornavano in continuazione. Ma lui, antico fra i moderni, manteneva salde le convinzioni e ferme le tattiche di gioco: Walter Winterbottom, conservatore.

Post scriptum: la foto (arcinota) è del 1962, scattata durante la preparazione dei mondiali in Cile. Ma ci piace immaginare che Walter Winterbottom portasse sempre con sé i sette palloni che l'Aranycsapat depositò nella rete inglese il 23 maggio 1954, al Népstadion di Budapest.