Ottmar Hitzfeld

Der General


Ottmar Hitzfeld (Lörrach, 12 gennaio 1949)
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Misconosciuto in Italia, è l'allenatore tedesco più vincente di ogni epoca, potendo vantare 25 titoli, tra i quali due Champions League, una Coppa Intercontinentale e sette Bundesliga. Insieme con Carlo Ancelotti, Ernst Happel, Jose Mourinho e Jupp Heynckes, Hitzfeld è tra i cinque allenatori che hanno vinto la Coppa dei Campioni con due squadre diverse.

I genitori gli diedero il nome in omaggio al calciatore Ottmar Walter, che poi sarebbe diventato campione del mondo nel 1954. A sua volta giocatore, ma di modeste qualità, laureato in matematica e in educazione sportiva, Hitzfeld ha svolto la sua trentennale carriera di allenatore, iniziata nel 1983, solo tra Svizzera e Germania. Questo spiega in parte la sua relativa notorietà al di fuori di quell’area linguistica e calcistica. Né si è imposto a livello internazionale come un innovatore tattico o un guru di particolare carisma. Sua qualità primaria riconosciuta è stata invece la non comune capacità di trarre il meglio dalle caratteristiche dei giocatori a propria disposizione, e di saperle adattare a una flessibilità tattica in grado di evolvere dal 4-4-2 dei primi anni di carriera al 3-5-2, e talora al 3-4-3, con cui ha ottenuto i successi più importanti.

Le sue stagioni migliori sono state quelle del decennio 1994-2003, dapprima alla guida del Borussia Dortmund e poi del Bayern Monaco. Nel 1995 riportò gli Schwarzgelben alla conquista della Bundesliga dopo 32 anni di digiuno: soprattutto, dopo aver perso la finale di Coppa UEFA 1993 nel doppio confronto con la Juventus di Giovanni Trapattoni in cui riverberò lo shining di Roberto Baggio [vedi: A-R], Hitzfeld si prese una clamorosa rivincita nella finale di Champions del 1997 travolgendo i bianconeri di Marcello Lippi, campioni in carica [vedi]. La prestigiosa rivista inglese “World Soccer” lo nominò “World Manager of the Year”. Da allora il Borussia ha dovuto attendere l’arrivo di Jürgen Klopp per tornare a riemergere a livello nazionale e nelle coppe europee.

Ingaggiato dal Bayern nel 1998, Hitzfeld vi conquistò in sei stagioni quattro Meisterschale, svariate coppe e una Champions nel 2001, vinta ai rigori sul Valencia diretto da Héctor Cúper [vedi], dopo ben 26 anni di attesa da parte dei bavaresi. L’occasione avrebbe potuto darsi anche nel 1999, ma la finale al Camp Nou contro il Manchester United guidato da Alex Ferguson mise in scena una delle drammaturgie più rocambolesche della storia del calcio: in vantaggio fino al 91°, il Bayern perse la coppa al 93°, grazie a uno-due fulminante di Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær [vedi]. Le memorie di Hitzfeld a distanza di anni: “Ricordo di aver incontrato sir Alex Ferguson ed era quasi imbarazzato di aver vinto la partita".

L’ultimo trofeo internazionale conquistato da Hitzfeld è stata la Coppa Intercontinentale vinta nel 2001 contro il Boca Juniors ai tempi supplementari [vedi]. Nel 2004 declinò invece l’offerta di dirigere la nazionale tedesca che avrebbe disputato in casa i Mondiali del 2006. Dopo un breve ritorno, ancora vincente, al Bayern nella stagione 2007-2008, Hitzfeld ha guidato la nazionale svizzera per sei anni, qualificandola ai Mondiali del 2010 e del 2014, e concludendo la sua luminosa carriera all’Arena Corinthians di San Paolo il 1º luglio 2014 negli ottavi di finale contro l’Argentina, poi vicecampione del mondo [vedi].