Se prendiamo in considerazione gli allenatori
blancos che, dal secondo dopoguerra, abbiano vinto almeno 4 trofei si selezionano sei santoni, che hanno collezionato complessivamente 45 degli 80 titoli della gloriosa storia del club castigliano. In ordine d'apparizione: José Villalonga, Miguel Muñoz, Luis Molowny, Leo Beenhakker, Vicente del Bosque e Carlo Ancelotti. Se i più recenti sono figure note, i più risalenti sono conosciuti soprattutto dagli appassionati.
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Due "monumenti" del Real: don Santiago Bernabeu e Miguel Muñoz |
A differenza del Barcelona, che deve le sue serie di vittorie soprattutto ad allenatori stranieri, il Real ha fondato le proprie su tecnici spagnoli. Ad avviare l'epopea del grande Real - l'XI di Alfredo Di Stéfano, Francisco Gento e tanti altri campioni - fu il giovanissimo
José Villalonga Llorente, militare di professione, chiamato da Santiago Bernabéu a guidare
el Madrid nel 1954: in tre stagioni vinse due Ligas (1955 e 1957), due Coppe latine (1955 e 1957) e, soprattutto, le prime due edizioni della Coppa dei campioni (1956 e 1957), della quale rimane a tutt'oggi il più giovane allenatore ad averla vinta (a soli 36 anni). Sotto la sua guida la nazionale spagnola vinse l'Europeo del 1964.
A diventare il più longevo e più titolato
entrenador della storia del Real fu invece il capitano dell'XI che si era aggiudicato le prime Coppe dei campioni,
Miguel Muñoz Mozún: 347 partite e 8 titoli da giocatore e 424 partite e 14 titoli come allenatore delle
merengues nelle 14 stagioni, dal 1960 al 1974, in cui vinse nove campionati, due Coppe dei campioni (1960 e 1966), due Coppe di Spagna (1962 e 1970) e la prima edizione della Coppa Intercontinentale nel 1960. Muñoz è uno dei "monumenti" del Real Madrid, insieme ad Alfredo Di Stéfano (17 titoli come giocatore ma solo uno come allenatore).
A sostituire Muñoz fu chiamato
Luis Molowny Arbelo, anch'egli membro dell'XI che vinse le prime due coppe dei campioni
merengues. Tra il 1974 e il 1986 Molowny fu a più riprese l'allenatore della prima squadra, intervallato da altri tecnici, collezionando 122 panchine (4° assoluto) e vincendo ben 8 titoli (2° assoluto): tre campionati (1978, 1979 e 1986), una coppa di Spagna (1975), una Copa de la Liga (1985) e le uniche due Coppe UEFA conquistate dai
Blancos (1985 e 1986).
Successore di Molowny fu l'olandese
Leo Beenhakker che in tre stagioni, tra 1986 e 1989, vinse tre campionati consecutivi (1987-1989), una Copa del Rey (1989) e due Supercopas de España (1988 e 1989), con la "Quinta del Buitre", ma fallì nelle competizioni europee (subendo anche l'umiliante 0:5, a San Siro, dal Milan di Sacchi, sempre nel 1989). Beenhakker è l'unico dei grandi santoni del Madrid a non poter vantare un titolo internazionale.
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L'impresario ed el marqués: due stili incompatibili |
Viceversa,
Vicente del Bosque González vanta il curioso record di essere sempre subentrato a stagione avanzata nelle tre volte (1994, 1996 e 1999) in cui fu chiamato a sedere sulla panca
merengue provenendo dalle squadre B e giovanili. La terza fu confermato per quattro stagioni (1999-2003), in cui vinse tutto: due campionati, due Champions League, una Supercopa de España, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. Ritenuto dal presidente Florentino Pérez inadeguato, per profilo e idee di gioco, a gestire l'
ensemble dei cosiddetti "Galácticos" ("Es muy tradicional. Buscamos algo más moderno" fu l'infausta giustificazione:
vedi) non gli fu rinnovato il contratto. Con la conseguenza che
el marqués de Del Bosque conquistò poi un Mondiale e un Europeo, consacrandosi come uno dei più grandi allenatori della storia del football, mentre il Real non vinse più nulla a livello internazionale per oltre un decennio, nonostante lo sciupio di risorse e la girandola di 11 allenatori (alcuni improbabili) macinati in dieci stagioni, soggiacendo anzi al dominio universale del Barcellona.
Si deve a
Carlo Ancelotti il ritorno ai fasti, in una sola stagione e mezza, con il record storico, per il Real, di quattro "tituli" in un solo anno solare, il 2014: la
décima Copa de Europa (oltretutto a spese dell'Atlético), la Supercoppa UEFA, la Coppa del mondo per club FIFA e la Supercopa de España. Mancano all'appello solo la Liga e la Copa del Rey: vedremo se, almeno questa volta, Florentino Pérez avrà la pazienza di aspettare ...